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Articolo tratto
dalla Rivista
Cristiani Oggi
16-30
Novembre 2006 - Anno 25 - N° 22 |
Egli avrà cura di te
«Che cosè luomo
perché Tu lo ricordi? Il figlio delluomo perché
te ne prenda cura?»
(Salmo 8:4)
Così
si esprime un uomo che aveva abbondantemente sperimentato
le sapienti, opportune e amorose cure di Dio, lapostolo
Pietro: «Gettando su di
Lui [Dio, N.d.A.] ogni
vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi» (I Pietro 5:7).
Naturalmente,
perché questo si verifichi, è indispensabile avere un
reale rapporto con Dio, credere ed avere fede in Lui: «Or
senza fede è impossibile piacerGli; poiché chi si
accosta a Dio deve credere che Egli è, e che ricompensa
tutti quelli che Lo cercano» (Ebrei 11:6).
Dunque il Signore
avrà cura di te.
È bene sapere che, da duemila
anni a questa parte, Dio fa questo tramite quellinestimabile
Mediatore che è Gesù Cristo, il vero uomo e vero Dio.
Gesù
Cristo è il nostro sicuro appoggio per accedere
al Padre.
Questa divina assistenza
può apparire incredibile, data la distanza prima
morale e poi fisica fra noi e il
perfettissimo Dio.
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Infatti, pur
definendoci cristiani, siamo indotti per natura a
dubitare che lOnnipotente, il Creatore delluniverso
debba rivolgere le Sue attenzioni proprio su uno di
noi, corpuscolo vagante e forse disperso nellinfinito,
perlomeno su uno qualunque dei sei miliardi di esseri
umani sparsi nel mondo.
È proprio luomo
Gesù che ci aiuta a capire e a
credere che ciò sia possibile, mediante quel che di
concreto ha fatto e detto.
Le
Sue parole sono state impresse nella Bibbia, in attesa di
diventare convincenti per lintervento misterioso,
ma efficace, dello Spirito Santo, cioè di Dio stesso.
Ci aiuta a capire che «
Le
cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio» (Luca
18:27).
Dio ha cura di te.
Nonostante il tuo raziocinio
vorrebbe dimostrare il contrario, Dio, con le
testimonianze da Lui disseminate nei secoli, alcune di
esse raccolte nella Bibbia, è in grado di
persuaderti che ha sempre avuto lo sguardo rivolto
anche su di te; fin da quando non eri fisicamente
entrato nel mondo, tu eri presente nella mente di Dio.
Queste Sue cure possono essere
paragonate ad una ricca eredità che un genitore
destina ad un figlio che sta per nascere.
Il neonato non ne sa niente, ma ad una certa
età ne viene a conoscenza, se la ritrova e ne gode
il beneficio.
Non
si può avere cura di qualcuno o di qualcosa che
non si ama: Dio ti
ama.
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Questo è il
momento di scoprire come Dio si sia sempre preso
cura di te, prima che tu fossi, ora che sei e poi
per una tua eterna esistenza: «Sei
tu che hai formato le mie reni, che mi hai
intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò,
perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere, e lanima
mia lo sa molto bene. Le mie ossa non ti erano
nascoste, quando fui formato in segreto e
intessuto nelle profondità della terra. I tuoi
occhi videro la massa informe del mio corpo e nel
tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi
erano destinati, quando nessuno dessi era
sorto ancora» (Salmo 139:13-16).
Ora sei tu
che non devi sottrarti dalle cure di Dio, né
rifiutare le Sue attenzioni, nonostante Egli sia
sempre disposto a vigilare su di te, anche nella
tua eventuale incredulità: «
Io
non ti lascerò e non ti abbandonerò» (Ebrei 13:5),
dice Colui «il
quale vuole che tutti gli uomini siano salvati
» (1ª Timoteo 2:4).
Gesù ti ama di un
amore sovrumano, perché è Dio, ma non
ti obbligherà, non
ti forzerà ad amarLo. Sei
libero di decidere.
Ma
è proprio una vita vera, gioiosa, una
confortante libertà quella che pensi di poter
vivere alienandoti da Lui, senza le Sue amorevoli
cure?
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Dio non ti toglie il
tuo potere decisionale, sia che tu risolva di
contraccambiare o no il Suo amore.
«Infatti, mentre noi
eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è
morto per gli empi: Difficilmente uno morirebbe per
un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno
avrebbe il coraggio di morire. Dio invece mostra la
grandezza del proprio amore per noi in questo: che,
mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per
noi» (Romani 5:6-8);
«Noi amiamo perché
egli ci ha amati per primo» (1ª Giovanni 4:19);
«
Dio ha tanto
amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia
vita eterna» (Giovanni 3:16).
Là,
sulla croce, per espiare anche il tuo peccato, cera
Gesù Cristo.
Quel fatto è
dimostrativo delle cure che Dio ha sempre avuto per te.
Tuttavia, anche se
uno non è un cristiano di fatto,
se uno non crede allesistenza
di Dio, gli si potrà sempre
dimostrare inconfutabilmente di far
parte di quelli che Dio, e
NON IL CASO,
ha creato e che sta godendo o soffrendo di quello in
cui luomo non ha messo mano,
giacché Dio «
fa
levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni,
fa piovere sui giusti e sugli ingiusti
» (Matteo 5:45);
«Infatti le sue
qualità invisibili [di Dio, N.d.A.], la
sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente
fin dalla creazione del mondo essendo percepite per
mezzo delle opere sue
» (Romani 1:20).
Tu
non sei sconosciuto a Dio, perciò Egli ti ama e
si prende cura di te.
Conoscilo anche tu!
Da questa
reciproca conoscenza nasce la fede per scoprire,
capire e apprezzare come Dio si prenda cura di
noi, non genericamente, ma personalmente.
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Germano
Giuliani
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